Tour de France 2019, non si placano le polemiche tra Bouhanni e la Cofidis: “Non ce la faccio più…mi sembra di essere in un reality show”
Non si placano le polemiche dopo l’esclusione di Nacer Bouhanni dalla selezione del Team Cofidis per il Tour de France 2019. Dopo le durissime parole del team manager Cédric Vasseur, è arrivata la replica del velocista transalpino, sempre attraverso RMC Sport, che non ha risparmiato pesanti critiche all’ex professionista, subentrato alla guida del team ad inverno 2017, creando un periodo per lui ancora più difficile rispetto a quello, già non particolarmente fortunato, che stava vivendo nella squadra che aveva scelto invece per esplodere.
“Dopo il suo arrivo in squadra, mi ha processato attraverso la stampa, senza trovare il tempo di incontrarmi, di parlarmi…L’umiliazione che ho subito dalla stampa da quando è arrivato…Non ce la faccio più”, si sfoga Nacer, assente dal Tour de France per il secondo anno consecutivo.
Lo sprinter francese, che non ha ancora ottenuto vittorie durante questa stagione, spiega le sue difficoltà: “Mi sento bene quando mi alleno (…) Ma quando sono in corsa, ho un peso sullo stomaco, mi sento stressato, non mi sento bene… Saranno 23 anni che pratico il ciclismo, ma da due anni è molto difficile”.
Cédric Vasseur ha criticato pesantemente Bouhanni per spiegare la sua assenza al Tour de France del 2019. “Mi sembra di essere in un reality show – risponde lo sprinter – Invece di parlare attraverso la stampa, avrebbe potuto mettersi in contatto con me, sederci intorno a un tavolo, dirmi quello che aveva da dirmi, avremmo avuto una discussione al riguardo”. Ma il velocista transalpino rifiuta le accuse del suo team manager: “Contrariamente a quello che dice Vasseur, non ho mai chiesto di avere 5 o 6 corridori al mio servizio per fare lo sprint. Ho solo bisogno di due corridori, incluso il mio pesce pilota […] Solo che quest’anno non ce la faccio più, sento di aver toccato il fondo”.
Una storia, quella col team transalpino, che, sulla carta aveva tutto per essere bella dal momento del suo arrivo nel 2015. L’obiettivo era semplice: far rivivere la squadra con una vittoria di tappa al Tour de France, che sfuggiva dal 2008: “Ho passato tre stagioni fantastiche alla Cofidis – confessa Bouhanni – Avrò grandi ricordi, nonostante la caduta che mi ha frenato nel terzo anno. Da due anni vivo un incubo, un inferno. Non auguro a nessuno, nemmeno al mio peggior nemico, di vivere quello che ho passato io”.
Nel 2017, una brutta caduta al Tour dello Yorkshire aveva compromesso la sua stagione. Ma aveva mantenuto il posto per il Tour de France, per quella che rimane ad oggi la sua ultima partecipazione alla Grande Boucle. Ora per Nacer Bouhanni non rimane altro che guardare alla prossima stagione, con un cambio di team a questo punto praticamente certo: “C’è ancora qualcuno che crede in me per il futuro, ho parlato con alcuni team manager che mi hanno rassicurato. Quindi sì, per fortuna sono fiducioso per il mio futuro”.
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